Bozzetto scenico di G. Verga (1840-1922), pubblicato nel
1902 a Milano. Forma con la precedente
Caccia alla volpe un dittico amaro
e ironico sulle passioni umane. Esse sono qui ridotte a istinti primitivi e
bestiali. In una notte di bufera, in un casolare di pastori, il marito tradito
ha chiuso in trappola la moglie e l'amante, che, atterriti dal castigo
imminente, si rinfacciano le colpe e si scoprono tremendamente vili ed egoisti.
E l'amante, in un estremo tentativo di salvare se stesso, strozzerebbe la donna
se sulla soglia non apparisse, col fucile spianato, il marito.